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La Notte della Geografia: viaggiare con la memoria

Posted by on Giu 1, 2025 in Home, Novità | 0 comments

La Notte della Geografia: viaggiare con la memoria

La Notte Internazionale della Geografia 2025 è un grande evento ideato e realizzato dalla Società Geografica Italiana, che ha aperto al pubblico la bellissima sede romana di Palazzetto Mattei e ha consentito di accedere a parte del suo ampio patrimonio archivistico e iconografico.  Con la mostra dal titolo “Sulle orme degli esploratori: storie di terre lontane” sono state raccontate alcune esplorazioni – celebri e meno celebri – attraverso un percorso tra carte geografiche antiche, fotografie storiche, libri rari e innovazioni tecnologiche, tra la Biblioteca e i piani superiori dell’edificio. Nella Sala di lettura “Elio Migliorini”, l’esposizione ha seguito un percorso cronologico sulle orme di esplorazioni geografiche come quella in Amazzonia di Ermanno Stradelli, esploratore e fotografo che tra il 1879 e il 1889 documentò la vita delle popolazioni indigene lungo i principali fiumi amazzonici: il Rio Purus, il Rio Negro, il Rio Branco e il Rio Vaupés. Di grande interesse anche gli studi di Guido Boggiani sulle comunità indigene del Paraguay, in particolare i Caduvei e i Chamacoco, e le sue fotografie riguardanti la tradizione dei tatuaggi nei territori del Chaco. Dal Sud America si è passato all’Asia Centrale con le spedizioni al Karakorum e Himalaya, a partire dalla missione del Duca degli Abruzzi nel 1909 che aveva l’obiettivo di scalare il K2. Sono esposti i materiali della spedizione del 1913-1914 di Filippo de Filippi. Alla collezione di fotografie appartengono i numerosi positivi scattati da Giotto Dainelli che decise di condurre una spedizione parallela per descrivere i caratteri delle genti che popolano la grandiosa regione transhimalaiana. È poi stata illustrata la spedizione Himalaya’86 organizzata dalla Scuola di Alpinismo Gran Sasso del CAI che ripercorre il tragitto del Duca degli Abruzzi culminando nella conquista dell’Abruzzo Peak. L’esposizione si è conclusa con la V Spedizione Thule (1921-1924) di Knud Rasmussen, che attraversò l’Artico in slitta per studiare le popolazioni Inuit, documentandone lo stile di vita, la cultura e l’ambiente naturale. Molto intensa la sezione dedicata all’esplorazione al femminile con volumi esposti nelle teche della Sala del Mosaico, arricchito dalla proiezione del filmato dal titolo Sul tetto del mondo. I viaggi di Edvige Toeplitz Mrozowska, tratto dalla Cineteca storica del Sodalizio. Nella Sala del Consiglio “Cristoforo Negri” è stata poi allestita una notevole mostra cartografica dal titolo Le Geografie del Mediterraneo, in cui l’analisi delle mappe realizzate nel corso dei secoli si interseca con l’esame della realtà geopolitica attuale e in divenire: la sovraevidenziazione del nostro paese in epoca fascista è un chiaro esempio di come il potere non si fa scrupoli di utilizzare questa splendida disciplina – la geografia, per l’appunto – per propri fini propagandistici… Infine, è stata presentata l’attività “Esplora lontano, esplora vicino… Esplora tu!” a cura del GREAL (Geographic Research and Application Laboratory) dell’Università Europea di Roma. La sezione ha illustrato la raccolta, elaborazione e diffusione collaborativa di dati geografici secondo i principi della Citizen Science: attraverso tecnologie low-cost come droni, fotocamere 360° e software open-source, tanto gli esperti quanto i cittadini possono contribuire alla documentazione di luoghi impervii, remoti o semplicemente situati in aree interne o svantaggiate. Questo approccio permette di ampliare la ricerca geografica e sensibilizzare la popolazione sull’importanza dell’esplorazione e tutela del territorio. L’iniziativa presenterà esempi pratici e strumenti per facilitare tali attività: nella Sala Green Screen, intitolata ad Emilio Salgari, i visitatori hanno potuto immergersi virtualmente in paesaggi lontani nel tempo e nello...

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